lunedì 3 maggio 2010

News dal passato

Ci vuole poco per capire quanto é più facile usare i dispositivi elettronici oggi di quanto non lo fosse trent'anni fa.
Ci sono cose che pochi penserebbero umanamente credibili come il solo pensare di avere 256 colori e dei tasti funzione. Non dimentichiamoci di chi doveva riavvolgere i nastri con le matite per poter caricare il programma sul commodore.
L'era informatica attuale non pensa neanche più di avere con sé i dati ma di sapere solo come raggiungerli. Ora é semplice collegarsi a differenza di quando ci si provava col 14kbs.
Oggi si pensa che l'interfaccia debba dire tante cose ma una volta la schermata azzurra era la più invitante rispetto a una nera.
Un pò tanto é cambiato ma le aspettative rimangono sempre tante e sembrano costanti.
Essere stupiti, aggiornati e rallentati dal cambiamento sono la normalità per l'utenza media. L'elitè di chi tiene il passo condiziona e invecchia come un parlamento di nobili eterni. Si cambia solo per migliorare quel poco di marcio che dà fastidio e non quello che non funziona.
Perché quattro tasti o tre per un comando che una mano non riesce a usare bene il contorsionismo sulla tastiera? Perché ridurre e sovrapporre i tasti? Perché nascondere alla vista i tasti?
Sono quesiti poco insolubili, come l'aspirina nell'acqua depurata.

Nessun commento: