martedì 6 luglio 2010

Paternità

L'elevazione da disegnatore a progettista si ha con la consapevolezza del progetto e delle sue implicazioni. Progettare implica usare strumenti di progettazione e non di disegno.
Usare un blocco di creta per estrarne una forma é tipicamente un pensiero romantico del progetto ma ha valenze di coscienza nella sua tridimensionalità e dei rapporti con la realtà. Usare sculture di polistirolo su modelli di cartone dei meccanismi interni é portare quel concetto dal suo idealismo a una realtà industriale e funzionale.
Bisogna quindi ricordare che ogni medium é valido per ottenere il risultato industriale. L'importante é dominare quel mezzo per non causare difetto fra idea e oggetto.
Poi come ogni designer il progetto sembra sempre un figlio monco ma con tanto affetto.

lunedì 5 luglio 2010

Medium

Da ogni strumento si impara a conoscerne i limiti per tirare fuori quello che vogliamo esprimere.
Fuori da ogni dubbio risalta la distanza che pone lo strumento rispetto l'idea e la realtà. Più lo strumento non deprime durante l'uso il proprio utente più questo troverà facile tirare fuori la creazione.
Più uno strumento é medium e allo stesso tempo coscienza del mestiere e più ci sarà una espressione corretta di quanto si vuol fare.
Mettiamo una matita contro un tecnigrafo.
Il lapis permette ogni sorta di rappresentazione ma solo col tecnigrafo si arriva a una vera precisione.
Nel mondo digitale un blocco note contro indesign o un editor di html é come dire che se sai tutto puoi scriverlo come codice di sana pianta; ma se lo strumento é per la carta ci sono programmi come indesign che ci aiutano in ogni scelta e allo stesso modo sappiamo che se deve essere per il web non dovrei usare quello per la carta.
Il tutto gira intorno a quello che é una vasta scelta che ci avvicina al mestiere e non ci rovina.