martedì 23 novembre 2010

Gli strumenti del futuro

La domanda da porsi prima di una ricerca che sviluppa tecnologia per una progettazione più automatizzata e industrializzata di edifici é da ricercare sia nell'offerta della cultura informativa attuale che nelle necessità delle aziende nel porsi in feroce competizione. Inoltre é molto interessante notare che molti progetti al giorno d'oggi hanno step obbligatori in tempistiche ridotte. Da questi spunti la ricerca aiuta a comprendere una vastità di opportunità come anche il miglior medium per giungere là dove nessuno era mai giunto nel minor tempo possibile. Pensare allo sviluppo delle grafiche prima dell'uso dei vettori o prima dell'uso del computer stesso: tempi biblici per fare molti tentativi e anche per a generazione di diversi formati di stampa. Ora anche nella progettazione, sia industriale che architettonica, molti punti che fanno perdere tempo sono quelli che in realtà nel Bim e nel Plm sono automatizzati: l'integrazione fra dati, rappresentazione e oggetti/edifici. Così viene anche da dire che é i,portante conoscere il metodo e ottenerlo riducendo la filiera di software, strumenti e hardware tra l'idea e l'oggetto. Nel campo del design, ma anche dell'architettura, lo schiavismo da strumenti chiusi e indisposti a fare il loro dovere é sempre in agguato. I risultati si vedono e si percepiscono. Bisogna anche ricordare che oltre al digitale biosgna passare dal reale e fortunatamente esistono sistemi che si integrano e possono offrire l'uscita e l'ingresso dal mondo informatico, scanner e stampanti 3d.
In conclusione oggi é necessario conoscere. Rimanere indietro é un modo per bloccare tutti rischiando di peggiorare il futuro. Spero che ci si smuova.

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