sabato 18 settembre 2010

ecco come va il kindle e come si può andare avanti a leggere meglio

neanche un giorno d'uso ma l'ho usato in tutte le sue sezioni, confrontando quelle che sono le caratteristiche che compaiono su amazon.
prima di tutto leggere è davvero un piacere. come un libro e senza riflessi ambigui!
alcuni dei libri che avevo sul mio Kindle per PC sono comparsi automaticamente appena finita la registrazione e erano alla stessa pagina che avevo lasciato aperto e con tanto di segnalibri.meglio di quello che ci si aspetta è comodo da portare in bus e da tenere con una mano sola, sempre sullo stesso bus.
parlando d'altro ci sono opzioni interessanti presenti che pochi hanno presente.
la prima è l'uso del kindle come memoria di massa, equivalente a un pendrive da 4 gb. nel mentre che è collegato al pc è possibile caricare i file che non si acquistano da amazon, anche se ci sono quelli a $ 0.00 di prezzo(i classici ma in lingua inglese e qualche ricerca). il fatto permette anche il caricamento di file differenti da quelli per kindle come per esempio pdf, doc, docx, epub e txt.
i pdf risultano piacevoli ma il consiglio è prima di salvarli o di aggiustarli con acrobat pro in modo tale che diventino più leggeri visto che hanno molte immagini.
il test a riguardo è stato un pdf puro di immagini contro uno generato da illustrator. il secondo è stato disastroso portando al reset del kindle stesso onde evitare impallamenti oltre i 5 minuti che mi sono passati davanti.
altra chicca presente è la possibilità di leggere riviste e quotidiani. amazon divide fortunatamente la scelta in nazioni e lingue per cui è presente l'italia ma solo con La Stampa.
l'esperienza di leggere un giornale in dimensioni contenute è estremamente godibile, evitando intralci nella lettura con formati scomodi e foto esagerate. gli articoli sono gli stessi ma non ci sono le pubblicità, la guida tv, l'oroscopo e altre segate varie che non rendono il giornale una fonte di notizie.
molto utile la possibilità di salvare gli articoli (clippandoli) che vengono poi raccolti nell'apposita sezione nella home del kindle.
ultima ma non ultima la possiblità di andare su internet e ascoltare gli mp3. la seconda non è utilissima vista la poca memoria a differenza del PMP, personal media player, presenti sul mercato ma la prima fa gola.
già leggere i giornali, le riviste, i libri, i pdf e gli altri formati sembra già fantascienza con la qualità e la chiarezza di questo dispositivo ma andare su internet è ancora più emozionante.
per esempio basti pensare a siti di notizie e leggerli come i giornali!
un confronto di una pagina del CittàdellaSpezia.it tra un monitor led fullhd da 16,4" e il kindle. risultato? posso essere sul divano senza i quasi 2,8 kg di pc e calore che sviluppa! oppure sul terrazzo o al bar o in biblioteca!
l'ultima caratteristica impossibile da far vedere con foto è il Text-to-Speech.
in altre parole i libri, ovviamente non quelli in pdf, sono principalmente testi e ,se in inglese e ben tabulati, vengono letti da una voce sintetica. l'effetto è quello di avere la voce dei documentari del national geographic nel palmo della mano. la voce può essere maschile o femminile e può andare più o meno veloce nella lettura. l'effetto che ne esce è la pagina che si sfoglia da sola o il kindle in tasca e  le cuffie.
da questo acquisto ne esco soddisfatto anche perchè l'ipad è bello ma enorme e poi leggere gli ebook sul cellulare ammazza la vista e la batteria.
da designer e specialmente designer di user experience penso che ci sia modo e modo di leggere e questo non ammazzerà di certo le librerie e i libri fisicamente. infatti anche se li ho in digitale ho anche di alcuni la copia fisica (come gli Ulisse di Joyce che uno è comodo per casa, quello fisico, e l'altro per strada, quello su kindle).
spero solo che in molti prendano questo device invece di quelli venduti nei negozi in italia!

venerdì 17 settembre 2010

Kindle vs. ipad NEW ad 2010

ecco in mani italiane il Kindle 3 di amazon!

e così alla fine è arrivato. la mail di amazon non sbaglia mai! delivery date 17/09 ( 5 giorni tra ordine e invio) e col cavolo che la sbagliano!
primo round con il kindle è arrivato finalmente per la mia pacchia da dottorando assetato di libri per la tesi ma anche per alcuni testi per android e per D&D.
il risultato è una scatolina al modico prezzo euroconvertito di 100 rispetto alla clamorosa cifra di un iriver da 399.
ci mettiamo la spesa? 161 dogana inclusa!
a parte la sezione veniale veniamo al pacco!
direi che è più leggero del recente acquisto della polaroid pogo, che consiglio caldamente ma è più voluminoso.
intorno alla confezione compare un logo molto interessante per tutti gli studiosi di packaging.
quello che ha scritto sopra è legge!
FRUSTRATION FREE PACKAGING
e questo sembra garantire molto di più rispetto a un ipod che lascia con la bocca aperta che chiede poi da che parte cominciare.
quindi apertura a strappo come se fosse un pacco di merendine e siamo pronti per partire all'esplorazione di un contenuto pari alla media dei dispositivi ad alto contenuto di tecnologia per il personal media.

personalmente ormai a furia di vedere unboxing vari non mi stupisce, l'avevo visto e quindi subito il dispositivo, incelofanato ma non in modo esagerato che ha subito delle istruzioni che a prima vista sembrano su una pellicola protettiva ma in realtà è una immagine dello schermo(e-ink).
tolto pellicole e dispositivo compare la guida rapida, che serve giusto per fugare i dubbi da principianti del device che in realtà è alla terza generazione!
la guida non è più di una decina di pagine piegate a fisarmonica. ciò non deve allarmare! la vera guida è dentro il kindle!
infatti dentro ci troveremo il minimo sindacale per il primo tour per intendere come funziona.
e alla fine della confezione il cavo mini USB e l'adattatore per la presa elettrica che a furor di popolo dirò che nonostante l'ordine specifico per l'italia è: AMERICANA! che pacco! però non ci si deve allarmare! ormai siamo sommersi da questi in versione europea-italiana. quindi basta la prima che passa il convento e via che si parte!

concludo il primo tour con il confronto con altri oggetti più comuni per capire la dimensione.

alla prossima!


lunedì 6 settembre 2010

entrare nel mercato

come sostenuto nell'articolo in jump è necessario riflettere sul "early" e sul "lately" del winpho7 come di ogni altro prodotto nuovo che deve penetrare una vasta fetta del mercato, vista la sua aspettativa.
sorge istantaneo dire quello che si riporta di blog in blog, ossia che molti non lascerebbero il proprio sistema operativo per smartphone per uno diverso, pensare a quelli che hanno iphone e android che in realtà hanno la loro interscambiabilità sotto il profilo di GUI.
in aggiunta bisogna riflettere che molti non sono ancora entrati nella vera era dello smartphone o dell'oggetto che risolve la vita come il dispositivo di star trek che permetteva sia la difesa personale che il teletrasporto.
in un mercato dove sembra che per entrare si debba investire molto si vedono le seguenti faccende da svolgere:

  • mettere qualcosa di noto. l'essere noto non vuol dire copiare ma qualcosa che è assunto come operazione standard. nel caso della diatriba dei cellulari è noto che serve un comando per uscire: iphone ha solo quello in realtà ma winpho7 e android si basano su un tasto "back" e uno "home" così da differenziare il percorso.
  • offrire una prestazione painless. ormai essere user friendly non è più la prerogativa per alcuni device e alcuni oggetti, basti pensare all'ikea e ai suoi manuali che riprendono quelli dei giochi lego.
  • essere utili senza delay. se si pensa a uno smartphone ormai si pensa anche al suo gps. google batte molti su questo pensando a una applicazione maps che funziona anche senza la copertura gps che richiede tempo e batteria. google maps esiste non solo per android ma per tutti i dispositivi cellulari presenti sul mercato garantendo orientamento ai poveri disgraziati che cercano di andare da lì a là con la fretta che li assilla.
  • cloud. questa parola sa tutto e niente di quello che succede dietro. come una bustina di tè sa della storia della compagnia delle indie (cit. guida galattica per autostoppisti). oggi essere nella nuvola permette di avere le proprie cose indipendentemente da quello che si adopera. avere le foto su flickr permette di non portarsi dietro l'album da casa e avere i documenti su google docs permette di modifcarli da qualcunque parte del mondo dove esiste uno schermo e un qualcosa per scrivere.
questo è incredibile ma vero.
ogni oggetto con cui interagiamo che sia collegabile ha queste funzioni. pensate a un tavolino di un'azienda qualunque che si propone su internet. se riuscisse a offrivelo dimostrandovi in un video come si monta con un cacciavite o una brugola e poi per inviarlo a casa ci volesse solo un click e vi tenesse aggiornati su come adoperarlo o potenziarlo e poi alla fine dismetterlo e cambiarlo....quanto è diverso da prendere un cellulare?
ormai anche nel campo di tutti gli altri prodotti esiste questo senso di mercato intelligente e aperto che sembri offrire il prodotto giusto con tutte le sue opzioni che lo rendano vostro senza sconvolgere l'esistenza e le conoscenze minime.
siamo dummies e siamo anche trattati come tali nel mercato.

domenica 5 settembre 2010