martedì 1 febbraio 2011

Oggi è già stato domani

Una volta si diceva che gli zaini pesassero solo di tutta quella cultura che dovevamo assimilare e che fossero più leggeri di tutta la biblioteca. Portare i vari dizionari e vocabolari poi rendevano più penoso l'andare a scuola curvi. L'andare a lavoro tra le ventiquattrore e i dossier ci si metteva pure il quotidiano di cronaca e di sport. Un quadro allarmante concentrarsi su qualcosa mentre si apriva una cartella o un inserto.
Avere tutto questo e di più nel palmo della mano cambia le carte in tavola.
Oggi c'è chi sta ancora a quel livello e c'è chi avendo compreso tutto viaggia leggero ma con tutto il necessario per poter sopravvivere all'aria esterna di casa o per avere un minimo di casa.
A riguardo Munari senza la tecnologia attuale l'aveva risolto con le sculture da viaggio, degli strumenti trasferibili che ci rendessero più umano il viaggio o i piccoli spostamenti. Oggi abbiamo gallerie di foto scattate che ricordano i pieghevoli con le polaroid dei familiari.
Oggi perdere il proprio cellulare a parte la considerazione economica non è una vera perdita perché tutto questo e di più è salvato da qualche parte nel mondo in tutta sicurezza, salvo non avere copertura cellulare o wifi.
La scuola se comprendesse almeno un decimo delle novità introdotte riuscirebbe a migliorare i pesi e a stimolare gli studenti.
Riuscire a spingere su tutto ciò dovrebbe aiutare a abbassare i prezzi e a democratizzare la cultura.

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