Un progetto ha molte visioni di sviluppo. Questo contributo non vuole darvi una soluzione ma una riflessione.
Quanto avete faticato a capire come andava impugnata la penna per scrivere o quanto era dura la bici senza le rotelle. Ora invece é semplice utilizzare questi senza problemi. Vi risulta complesso usare un software per interpretare i vostri disegni nella terza dimensione e la vostra mentalità vuole ottenere la supremazia sulla macchina prima ancora di essersi esercitata nell'uso. E questo perché?
Esiste un momento che é come lo starnuto che non si riesce a trattenere come progettisti e si vuole farlo anche senza potersi soffiare il naso. Brusca come metafora ma serve per capire che abbiamo più fretta e il computer dovrebbe essere rapidissimo. Invece é solo il computer a essere veloce ma non i software che andiamo a usare. Ognuno assolve a qualche fine. Nessuno in particolare fa tutto il mestiere di cui si ha bisogno. Esistono eventuali eccellenze che in realtà sono accozzaglie di diverse unità e venduti tutti insieme che danno l'impressione di uno. Ci sono pochi che fanno parte del lavoro dell'architetto. Nessuno quello del design di prodotto. Tutto diventa come il design, in altre parole un compromesso tra dire e fare. Un problema come quello dei render e degli sketch a mano su carta. Non a tutti é familiare riuscire a fare un effetto disegnato giusto o con la forma che rispecchi il pensiero. Mettiamoci anche dover dimensionare un concept astratto verso la realtà dell'utente. Accadono cose nello sviluppo del progetto che fanno venire meno la voglia di fare ai più. Ma non deve essere tutto questo un limite. Come quando si apprende il linguaggio si scoprono le sfumature e le declinazioni. Si ama usare in certi casi le parole strane se si conosce l'aspetto che descrivono. Gli strumenti per il designer sono sia una protesi che un terzo occhio così, non più una sorta di blocco di creta da formare ma un'esperienza unica nel suo genere che permette di andare oltre la propria persona. Il computer si colloca là dove nessun altro strumento prima era giunto. Dona velocità e flessibilità. Saperlo usare alle basi é bene ma viene meglio se si ha la possibilità di scegliere, come una buona mazza a golf. Vi spingo dunque a vedere cosa ci viene offerto al giorno d'oggi e riflettere su quanto siamo disposti a imparare.
1 commento:
quanto è difficile trattenere l'impulso creativo della mente e costringerci ad impare ad usufruire al massimo dei mezzi che trasformano il pensiero in progetto.
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