martedì 18 gennaio 2011

Abbiamo perso l'anima in un'app

Il mondo mobile per me è iniziato acquistando l'alcatel one touch easy nel lontano 1998 dopo aver visto alcuni anni prima il motorola giallo di omnitel e prima ancora il tacs di telecom, dimenticando la parentesi del teledrin. Un mondo di reperibilità e sms. Questo mondo poi si è adattato ai nuovi messaggi: le email. Così nel frattempo sì evolvevano i pda che all'epoca la facevano da padrone i palm e che non telefonavano. Il secondo passo in questa simil evoluzione darwiniana vede da una parte i cellulari e dall'altra gli smartphone, per utenti consumer e per utenti business. Era il periodo dei primi full qwerty e dei primi prodotti di rim e delle nuove generazioni di nokia, per non parlare di motorola che affondava. Un periodo in cui finiva la moda di avere l'ericsson o il siemens. Il terzo passo con la prima scossa è stato l'arrivo dei cellulari windows sorpassati poi dai primi iphone nei quali era dimostrato il difetto che il cellulare di questo tipo non era più per adulti o per persone serie, risolvendo il dubbio cosa fa un manager durante il tempo libero.
Alla fine o quasi si arriva a oggi dove si parla solo dei cellulari smart di fascia alta come si parla dei pc, in cui la lotta dei sistemi operativi è molto simile ma con diversi effetti. Oggi la telefonia non è traffico voce a causa delle leggi sul wifi nel mondo, non parliamo dell'italia solamente. Un intasamento che i raccordi dell'autostrada a confronto sembrano liberi.
La telefonia è altro oggi. È una piattaforma di comunicazione di ogni sorta che fornisce informazioni in tempo reale impedendo la possibilità al proprio io di non fare, non pensare, non sentire, non guardare e non relazionare. Un esempio rimane quello che state leggendo che non arriva dal pc ma da una mail di un cellulare che viene convertita in post su un'apposita piattaforma che poi ne viene fatto eco su un social network.
Cos'è quindi la telefonia se non un media più invasivo o amplificante delle nostre sinapsi verso l'idea di comunicazione al prossimo?
Oggi oltretutto piattaforme cloud come android e windows permettono di aiutarci a non dimenticare.
L'effetto semiotico di cui ho sentito parlare è la trasposizione della propria anima in questa tecnologia. Una frase che fa riflettere rispetto alla prima copia della bibbia con la stampa.

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