domenica 4 dicembre 2011

venerdì 7 ottobre 2011

Un'idea e un fine

Direi che nell'ultima settimana molto ho visto confondere a riguardo di cosa fare per un progetto e molto avrei voluto fare per renderlo completo. Iniziando proprio dall'idea stessa che avrebbe animato il progetto stesso.
Mettiamo che di siti web interattivi ne abbiamo abbastanza e non sia una soluzione nuova oggi con un team di ricerca non formato totalmente sulle nuove tecnologie. Mettiamo pure che il progetto non fosse altro che uno specchio della realtà di un macro gruppo di ricerca che ha grossi problemi di rendersi conto di quello che è una domanda ministeriale.
I beni culturali per molti versi vengono pubblicizzati come la prima risorsa del bel paese nonostante ci sia una crisi che colpisca tutto il globo. Il pensiero dell'idea progettuale dovrebbe rispondere con una soluzione valida e alternativa al momento attuale. Il momento attuale rispetto al resto del mondo è inoltre arretrato tanto da farci vergognare di cosa proporre come ricerca. Ne so più di quello che serve nonostante la richiesta, questo un motto che ormai va avanti nell'università. Voi che mi leggete abbiate paura di questo.
L'idea era proporre qualcosa che permettesse di andare oltre l'oggi, aprirsi al domani che in altri paesi si vive, e di superarli di altri 20 anni, spendendo pochissimo. Chi non vorrebbe questa soluzione con una brillante idea? Non sono narcisista nè megalomane.
Si parlava semplicemente di una piattaforma para-web con possibilità di deployment multiplo, cross platform, per distribuire contenuti in base alla domanda e al contenuto. Parole che in questi giorni facevano rishiare l'inquisizione galileiana.
Alla fine un "eppur si muove" a me è scappato, sottolineando quanto ci abbiano castrato.
Gelmini fuori!

Una nuova avventura

Inizia da oggi un mio nuovo servizio con il blog "hai 5 minuti?" in cui scrivo aiuti alla vita quotidiana digitale.
Fate ne buon uso.

giovedì 6 ottobre 2011

Inizia la leggenda

Da ora sicuramente è una leggenda. Steve Jobs diventa al pari di Ulisse e Gesù se non fosse che ci sono troppi video che testimonino la sua realtà di fatto. Lascia guarda caso 4 persone a dirigere un culto digitale. Blasfemo è dir poco pensando come ha condizionato la vita di tutti gli uomini. Da una parte chi usa la tecnologia dall'altra chi la fabbrica
Ha rubato il fuoco di Xerox e poi ha visto a distanza l'incendio di Bill Gates. Fugge nella Pixar e NextOs per risorgere con iMac. Porta non solo nuovi prodotti ma nuovi bisogni da far pagare a carissimo prezzo. Quello che è certo ha il tocco che rende oro tutto l'invendibile. One more Thing... it's Magic

mercoledì 5 ottobre 2011

La sera a Genova

Una città immensa e alla sera per finire nella notte completamente vuota.


Riflessioni da strada

La strada spesso la percorro a testa china, colpa o del Nexus o del pad. Trovo strano a non pensarla altrimenti come una distanza in cui ottimizzare la conoscenza di me e del mondo. Non tanto quanto leggere da internet cosa accade ma ascoltare tutti i rumori che mi circondano nel tragitto. Progetti consapevoli sostengono che l'importanza di accogliere il nuovo è attraverso una prima mediazione del momento attuale in divenire.


giovedì 11 agosto 2011

Al lavoro anche ad agosto!

Ebbene grazie all'aumento tecnologico e alla crisi finanziaria globale sono sotto anche ad agosto a riflettere su come tirare avanti. Ma grazie a un buon filone sto tirando giù un po' di idee per app per Android, sia smartphone che tablet.

Intanto sono felice che con la nuova ADT per Eclipse in versione 12.0 è possibile ora gestire in maniera migliore la parte grafica. Da questo sto tirando fuori meglio quello che ho in mente di far funzionare.

Ora ho un'app in fase "alpha" per quanto riguarda le news della facoltà di architettura, che per come è lo stesso sito, non è possibile, per lo meno con le mie conoscenze, "parsare" con un qualche algoritmo per articoli. Il fatto che molti ignorano è che deve essere rimasto l'unico sito professionale con tabelle e pagine scritte interamente a mano, non attraverso un qualche CMS come joomla o wordpress per intenderci. Così per essere la mia prima app nativa (perchè di quelle da altri linguaggi li ho tentati con grafiche che non avrei voluto) è anche quella con meno funzionalità a parte uno splash screen di benvenuto, una barra del titolo, una webview e un tasto che rimandi al sito intero.

La road map potrebbe prevedere di fare una tab con il collegamento alle varie bacheche che rispettino lo stesso criterio di pagina internet. Per il resto nasce e muore per smartphone, funzionante da Android 1.6 e superiori (a parte che potrei iniziare a escludere questa release e pensare alle 2.0 ma non sia mai che ci sia qualcuno, come ho visto con ancora un Motorola Backflip, con queste pietre miliari della tecnologia).

Per chi volesse provare si trova al seguente link pubblico di dropbox http://db.tt/ziqgCk1

Si accettano consigli per nuove app e tutorial che facciano smuovere un poco le celluline grigie alla Poirot ;)

lunedì 1 agosto 2011

Una settimana da tablet

Dopo aver fatto l'upgrade della mia vita al sistema Android per quanto riguarda il cellulare, sono entrato in possesso di un tablet. Dal punto di vista di utilizzo è come una pc.
Il tablet in questine è un ASUS EEEpad Transformer. Un prodotto unico nel suo genere ha cambiato la mia vita in una settimana, alleggerendo il carico del lavoro e aiutando a svolgerlo n maniera più disinvolta.
Da designer grafico e industriale lo trovo un pezzo di tecnologia che può semplificare la professione e cambiare il modo di fare con il computer.
Da ux designer penso a come abbia un ecosistema in cui funzionare e come sia utile per interagire con il mondo invisibile e virtuale.
Su androidblog.it ho fatto un articolo che spiega come sia usare la tastiera che caratterizza il prodotto.

mercoledì 20 luglio 2011

sabato 11 giugno 2011

Metterci la faccia

Perplessità sul cambiamento specialmente guardandosi in faccia e non riconoscersi.


giovedì 28 aprile 2011

Ma per farlo bianco e in ritardo?

Direi solo che il marketing puzza in questi casi e parlarne fa pure schifo a questi punti.
Ma per il design rimane fenomenale visto che allunga la vita del prodotto e crea dilemma se prendere o meno quello nuovo. Un prodotto che funziona più o meno in una nuova livrea e con una stima di vendita alta visto l'educazione fornita ai clienti.
Ma se si riflettesse? Se a un certo punto si ricordassero tutti che si tratta di uno dei telefoni cinesi più costosi al mondo con sventolato sopra un marchio americano che se la tira di esserlo?
Due pensieri si fanno come all'epoca dello strapotere di Nokia e Motorola.

martedì 26 aprile 2011

Incredibile ma vero

Certe cose accelerano la vita ma da meno di 5 giorni sono con un cellulare android molto prestante e ho fatto più cose di quello che avrei fatto normalmente. Senza accendere il pc.
Incredibile ma vero continuo a stupirmi anche se conosco vita morte e miracoli della tecnologia.
Sapere che posso fare tutto nel palmo della mano fa un certo effetto.
Ora pure AutoCAD.
Il prossimo livello chissà qual è....

Leve up!

martedì 5 aprile 2011

Lezione di Goya

Non è una questione di gusti o grafica il rapporto con l'azione a computer ma piuttosto un dialogo tra un linguaggio ai limiti dell'ignoto e uno razionale. Non è filosofia o semiotica la questione del fatto che uomo e macchina non riescano completamente a comprendersi. Bisogna ricordarsi che la stessa macchina è costruita dall'uomo. Vi sembra di trovare dei ricorsi all'interno di questo che sembra un ossimoro ma è interessante notare che è materia di progettazione di ingegneria e design. Da una parte troviamo tutto quello che consente di funzionare dall'altra tutto quello che permette di far capire come funziona. Queste però non sono le sole discipline o caratteristiche stagne da considerare. Non è tecnica e arte al tempo dei greci o il genio al tempo di leonardo da vinci. Si parla di un ambito che fa capire quanto lavoro ci sia dietro per device e strumenti e servizi che ogni giorno usiamo o vorremmo usare che prima non trovavamo o non rispondevano alle esigenze. Da notare che tutto quello che si sviluppa parte dalle esigenze e dai bisogni. Non è un mistero quasi la nascita della casa, della ruota e di molti prodotti per prenderla distante. Ma da vicino abbiamo un'emergenza come aver rimpicciolito il computer nel palmo della mano e saper solo pensare che serva solo per comunicare. Al contrario esiste una cultura limitata dal non informarsi che non cerca nuove soluzioni. Tutto questo genera pessime pratiche e mostri come nel sonno della ragione. Sapere è potere e soprattutto efficenza.

lunedì 4 aprile 2011

sabato 2 aprile 2011

Buon pratiche nei tool

Negli strumenti di lavoro il fine viene spesso dimenticato dai gap e filtri creati dagli stessi strumenti. Infatti la creazione del fine ultimo non spesso coincide con idee o le aspettative iniziali. La causa é dovuta da numerosi incomprensioni tra operatore, sviluppatore e utente. É sempre vero che l'utente non può essere colui che progetta il proprio strumento ma dovrebbe essere ascoltato durante la lavorazione. Il return on investment o roi fa capire che applicato alla progettazione di strumenti quanto possano produrre novità o almeno mantenere e promuovere i propri prodotti a utenti affermati o da conquistare. É noto quanto lo sviluppo snobbato generi deficit come il degrado generato da windows vista a microsoft e il recupero data dalla versione successiva. Altri fattori che gli strumenti ben rivalutati o ben sviluppati generano sono minoro tempistiche di lavoro, traducibili come maggior tempo per fare di più e efficienza. Importante rendersi conto che per esempio i social network come facebook hanno ottimizzato la vita sociale di chi ha enormi quantità di amici rispetto alla sola rubrica e telefono fisso e di come gestire eventi e gruppi sia più semplice e veloce. Non solo così la vita sociale é diventata più radicalmente gestibile ma anche giocare, in un tempo in cui trovarsi per una partita a risiko sia impossibile, giocare a farmville o mmorg rende tutti più rilassati. Allo stesso modo dovrebbe diventare la vita lavorativa, con strumenti che mediano la complessità in flussi corretti a step obblicatori non tediosi con effetti di micro ricompense, come succede per il lavoro, se così si possa chiamare, per la ricostruzione delle città in 3d su google earth con building maker online. Notare che a differenza delle mappe aggiustate con algoritmi la parte 3d vede sempre l'uomo come all'epoca delle prime pagine di internet e di pagine di ricerca come yahoo che erano compilate da frotte di persone. Però é differente: tool semplificato, interfaccia non mediata da miriadi di bottoni come su cad, punti di controllo che permettono l'errore. Particolari che aiutano a sveltire in meno di un'ora complessi edifici o complessi di edifici. Molto fa capire quanto si possa fare in questa direzione.

giovedì 31 marzo 2011

Vita ottimizzata 3.0

Negli strumenti di lavoro il fine viene spesso dimenticato dai gap e filtri creati dagli stessi strumenti. Infatti la creazione del fine ultimo non spesso coincide con idee o le aspettative iniziali. La causa é dovuta da numerosi incomprensioni tra operatore, sviluppatore e utente. É sempre vero che l'utente non può essere colui che progetta il proprio strumento ma dovrebbe essere ascoltato durante la lavorazione. Il return on investment o roi fa capire che applicato alla progettazione di strumenti quanto possano produrre novità o almeno mantenere e promuovere i propri prodotti a utenti affermati o da conquistare. É noto quanto lo sviluppo snobbato generi deficit come il degrado generato da windows vista a microsoft e il recupero data dalla versione successiva. Altri fattori che gli strumenti ben rivalutati o ben sviluppati generano sono minoro tempistiche di lavoro, traducibili come maggior tempo per fare di più e efficienza. Importante rendersi conto che per esempio i social network come facebook hanno ottimizzato la vita sociale di chi ha enormi quantità di amici rispetto alla sola rubrica e telefono fisso e di come gestire eventi e gruppi sia più semplice e veloce. Non solo così la vita sociale é diventata più radicalmente gestibile ma anche giocare, in un tempo in cui trovarsi per una partita a risiko sia impossibile, giocare a farmville o mmorg rende tutti più rilassati.

mercoledì 30 marzo 2011

Leggi importanti per il quotidiano digitale parte.2

La legge di tesler per il mondo informatico sembra una filosofia di vita ma anche una spiegazione all'esistenza dei manuali di prodotti pure semplici. La conservazione della complessità ricorda che non esiste una vera riduzione dei compiti ma una mediazione tra l'entità delle operazioni in gioco per un fine e la dimensione del risultato del fine stesso. In altre parole se per ottenere 10 vogliamo spendere 5 in realtà andiamo a spendere 10 nel complesso delle operazioni per spendere 5. Molto divertente che nel campo informatico tutto questo è dimostrato da prodotti come quelli di apple che nonostante cerchino di far risparmiare tempo sulla velocità data dalle prestazioni gli utenti sono costretti a comprare manuali per apprendere l'uso. Ovviamente da notare che quanto enunciano fitt e tesler sono considerazioni che nei primi anni 90 hanno portato i prodotti apple nella vita quotidiana ma anche a flop clamorosi come il newton. Al giorno d'oggi si vede invece sul fronte di prodotti tablet e smartphone dove qua avvenendo una migrazione della rinata apple a android e tutti i prodotti google. Questo effetto è dovuto a una maggiore offerta del mercato rispetto al monopolio, prima di nokia, poi di palm, passando da blackbersy, terminando su apple, ma anche da uno sviluppo di interfaccia e esperienza d'uso legata al principio principe dei prodotti toyota: pokayoke. Il termine giapponese indica la progettazione spinta a rendersi semplice nello sviluppo stesso e non solo nell'ultimo miglio. Il fattore rintracciabile su android e windows phone permette a molti di capire cosa devono fare. Interessante notare quanto il connubio del mondo del computer e quello del telefono mobile abbia generato i migliori esempi per l'apprendimento e l'uso di strumenti di media grande complessità, fornendo ora la domanda sul perché non possiamo usare questi come veri strumenti di lavoro digitale?

mercoledì 23 marzo 2011

Leggi importanti per il quotidiano digitale . Parte 1

Ci sono due leggi che condizionano sia la vita quotidiana che il mondo dei prodotti elettronici e informatici. La legge di fitt riguarda l'ambito dell'usabilità in senso fisico, legato al concetto delle interfacce computer tradizionali. Il mousing infatti è un'attività reale con la sua rappresentazione astratto fisico su uno schermo per pc in aiuto all'orientamento non diretto sulle rappresentazioni che compaiono sul monitor. Il rapporto dimensionale sugli oggetti dell'interfaccia grafica in legame con la loro distanza, statica e dinamica, è inversamente proporzionale al tempo e alla pazienza dedicata di interazione da parte dell'utente. La pazienza è un valore che in realtà sì deduce dal fatto di quanto sia importante l'azione, il tempo in cui azionarla e le distanze da percorrere.

Slate Material Editor — 3ds Max 2011 New Features

lunedì 14 febbraio 2011

Rinnovato

Rinnovato il layout del blog dopo tanto tempo di quella cosa che avevo personalizzato.
Ora il template builder di blogger funziona abbastanza bene da costruire qualcosa di complesso ma non del tutto differente dalla base, a differenza di altri cms ma ci possiamo accontentare per ora.
Oggi è così ma farò sempre a tempo a cambiare la qualità delle pagine.

martedì 1 febbraio 2011

Oggi è già domani

Piccoli dettagli che cambiano la vita se compresi in toto grazie alle nuove tecnologie. Con glismartphone molto é possibile ma l'os é una parte che fa la differenza.
Android dal suo canto ci mette del suo grazie alle pessime lezioni di ios, symbian, rim e microsoft, lasciandoda parte os di nicchia come bada.
Sembrerà un particolare da niente ma la barra delle notifche utilizzabile e dichiarata aiuta a gestire quello che viene avvisato. I pallini rossi sulle icone e le iconcine mignon o tendine invadenti non offrono la migliore comunicazione, causando frustrazione all'utente di turno. Dall'altra parte offrire solo gli avvisi é stato dimostrato come risulti poco ottimizzato per le miriadi di funzioni che sono inglobate nel terminale. La personalizzazione di android sui cellulari samsung ha fatto vedere come interruttori per gestire le connessioni, rotazione e suoneria aiutino a renderle sempre disponibili e a liberare spazio sugli home screen per altre funzioni.
A differenza dell'uso client di ios con android si sono introdotti elementi live per controllare in maniera dinamica email, social network e rss. Vuol dire una migliore lettura dei contenuti nel minor tempo.
Fare le cose nel minor tempo ci aiuta a liberarci dal lavoro per dedicarlo in altre attività o ludiche o di approfondimento. Se posso scrivere senza mani posso occuparmi di cercare nella bibliografia la citazione giusta. Se posso vedere i documenti da revisionare mentre sono in treno e li posso cambiare ho il tempo per osservare il panorama. Se posso sapere la prossima corsa non starò in ansia appena vedo passare il bus pieno zeppo. Se posso leggere il mio libro preferito nel palmo della mano mentre sono in metro posso fare spazio per oggetti di cura della salute o guanti di riserva.
Non è che avere un cellulare elimini tutta la realtà ma ha il potere di renderla leggera.

Oggi è già stato domani

Una volta si diceva che gli zaini pesassero solo di tutta quella cultura che dovevamo assimilare e che fossero più leggeri di tutta la biblioteca. Portare i vari dizionari e vocabolari poi rendevano più penoso l'andare a scuola curvi. L'andare a lavoro tra le ventiquattrore e i dossier ci si metteva pure il quotidiano di cronaca e di sport. Un quadro allarmante concentrarsi su qualcosa mentre si apriva una cartella o un inserto.
Avere tutto questo e di più nel palmo della mano cambia le carte in tavola.
Oggi c'è chi sta ancora a quel livello e c'è chi avendo compreso tutto viaggia leggero ma con tutto il necessario per poter sopravvivere all'aria esterna di casa o per avere un minimo di casa.
A riguardo Munari senza la tecnologia attuale l'aveva risolto con le sculture da viaggio, degli strumenti trasferibili che ci rendessero più umano il viaggio o i piccoli spostamenti. Oggi abbiamo gallerie di foto scattate che ricordano i pieghevoli con le polaroid dei familiari.
Oggi perdere il proprio cellulare a parte la considerazione economica non è una vera perdita perché tutto questo e di più è salvato da qualche parte nel mondo in tutta sicurezza, salvo non avere copertura cellulare o wifi.
La scuola se comprendesse almeno un decimo delle novità introdotte riuscirebbe a migliorare i pesi e a stimolare gli studenti.
Riuscire a spingere su tutto ciò dovrebbe aiutare a abbassare i prezzi e a democratizzare la cultura.

domenica 23 gennaio 2011

Un nuovo gesto

Nel mobile computing il cambiamento sta per arrivare a giorni, con tablet e 3.0 per non dimenticare webOS e iOS 4.3, che condizionerà il nostro rapporto con l'uso della tecnologia.
È sempre vero che non tutti faranno questo salto ma ci arriveranno quando sarà inevitabile la transizione.
A tal proposito è necessario ricordare che non tutte le persone sono nerd e che non tutte adoperano tutte le funzioni implementate.
La progettazione dell'esperienza utente, o uxdesign, fa mettere coscienza a riguardo della tematica d'uso dei dispositivi ma anche del sistema che propongono o che compongono.
Nella progettazione della nuova generazione di cellulari, che in parte sono già presenti, bisogna andare oltre le tradizionali metafore e simboli. Un modo per pensare a fare le stesse cose senza essere mediati inizia già nei programmi di disegno e in quelli di scrittura mediante riconoscimento vocale. Dei metodi semplici e intuitivi. Meglio del graffiti del palm.

martedì 18 gennaio 2011

Abbiamo perso l'anima in un'app

Il mondo mobile per me è iniziato acquistando l'alcatel one touch easy nel lontano 1998 dopo aver visto alcuni anni prima il motorola giallo di omnitel e prima ancora il tacs di telecom, dimenticando la parentesi del teledrin. Un mondo di reperibilità e sms. Questo mondo poi si è adattato ai nuovi messaggi: le email. Così nel frattempo sì evolvevano i pda che all'epoca la facevano da padrone i palm e che non telefonavano. Il secondo passo in questa simil evoluzione darwiniana vede da una parte i cellulari e dall'altra gli smartphone, per utenti consumer e per utenti business. Era il periodo dei primi full qwerty e dei primi prodotti di rim e delle nuove generazioni di nokia, per non parlare di motorola che affondava. Un periodo in cui finiva la moda di avere l'ericsson o il siemens. Il terzo passo con la prima scossa è stato l'arrivo dei cellulari windows sorpassati poi dai primi iphone nei quali era dimostrato il difetto che il cellulare di questo tipo non era più per adulti o per persone serie, risolvendo il dubbio cosa fa un manager durante il tempo libero.
Alla fine o quasi si arriva a oggi dove si parla solo dei cellulari smart di fascia alta come si parla dei pc, in cui la lotta dei sistemi operativi è molto simile ma con diversi effetti. Oggi la telefonia non è traffico voce a causa delle leggi sul wifi nel mondo, non parliamo dell'italia solamente. Un intasamento che i raccordi dell'autostrada a confronto sembrano liberi.
La telefonia è altro oggi. È una piattaforma di comunicazione di ogni sorta che fornisce informazioni in tempo reale impedendo la possibilità al proprio io di non fare, non pensare, non sentire, non guardare e non relazionare. Un esempio rimane quello che state leggendo che non arriva dal pc ma da una mail di un cellulare che viene convertita in post su un'apposita piattaforma che poi ne viene fatto eco su un social network.
Cos'è quindi la telefonia se non un media più invasivo o amplificante delle nostre sinapsi verso l'idea di comunicazione al prossimo?
Oggi oltretutto piattaforme cloud come android e windows permettono di aiutarci a non dimenticare.
L'effetto semiotico di cui ho sentito parlare è la trasposizione della propria anima in questa tecnologia. Una frase che fa riflettere rispetto alla prima copia della bibbia con la stampa.

lunedì 17 gennaio 2011

La rivoluzione cinese degli android

Qualcosa di magico, come dice l'uomo dalla lupetto nera e dai jeans.
Ormai la magia è solo negli occhi di chi spera di vedere un prodotto umano a un prezzo umano e non un prodotto fantastico a un prezzo da mutuo trentennale.
Un pensiero che nella tecnologia e nei prodotti di consumo permane sempre o quasi.
Non si parla mai di prodotti di fascia bassa se non quando cercano di cambiare la demografia del panorama. Prodotti che portano a tutti la potenza della novità e del vero presente senza enormi compromessi.
La cina, e come lei altre nazioni rivelano sempre un lato di questo aspetto come un'eccezione alla regola. Basti pensare alle pratiche di lavoro e vita per far rendere conto che sembrano società fuori dalla democrazia, parola a noi ignota ogni tanto.
Tanti paroloni per esprimere lo stupore che ha portato usare huawei ideos. Parlo infatti di un prodotto low cost che questo dicembre vodafone ha pubblicizzato in maniera massiva in televisione e nei loro punti vendita. Un prodotto che sembrava fallimentare come i precedenti della loro linea 360 fatti in collaborazione con samsung. I prodotti di marca degli operatori quindi secondo questo primo pensiero sembrano sempre delle cose di bassa lega e inutili.
La huawei non è fra i big della produzione se non per la capacità di aver assimilato la lezione del mercato. All'ultima fiera appena conclusa ha portato dei prodotti simili per caratteri a grandi come motorola. Ora in italia commercia un cellulare a 99 euro con android.
Cosa vuol dire questo?
Un prodotto più valido del corby e potente come un galaxy mini ma al prezzo di un cellulare umano.
Un prodotto umano a un prezzo basso o quasi nella storia della telefonia è stato il 3310 di nokia che per diffusione rimane il migliore e secondo a lui il v3 di motorola che ha introdotto materiali nobili e usabilità al business. Un cellulare come ideos quindi porta novità al basso come il sistema operativo per cellulari più in voga, aperto, sviluppato e aggiornato di tutti i tempi. L'hardware che ha permette di fare tutto quello che iphone fa e che galaxy s fa ad esclusione di parti complesse come il 3d, cosa che per l'utenza starter non importa. Il software porta tutto quello che prima con un cellulare si era in grado di fare e in più altre a piacimento, attingendo da una fonte inesauribile come il marketplace.
Se tutto questo venisse compreso ai più si risparmierebbero più soldi e ci sarebbero meno finanziamenti e mutui per iphone facendo comprendere il giusto prezzo della tecnologia che ognuno dovrebbe vedere.

Riflessione del CES 2010 e 2011

Terminato lo show dei prodotti elettronici di consumo a las vegas vedo molta chiarezza per i prossimi mesi a differenza di un anno fa.
La corsa al tablet è solo agli inizi e sono stati fatti passi da gigante nel renderli utili e più economici. Ora la tecnologia c'è ed è meno imprudente del lancio di windows xp per tablet. Ora l'ipad ha fatto capire la sua impotenza nel mercato business e nel vero quotidiano. Ora molti credono nel mercato della semplificazione della vita.
Esiste infatti un concetto ignoto che è il prodotto giusto al momento giusto.
Un esempio é la apple che negli anni novanta uscì col newton e l'anno scorso con ipad rileva così la differenza e l'attesa per lidi ben più felici per loro e utenti. La dimostrazione che stravolere una cosa non comporta il raggiungimento dello scopo.
Un esempio sempre lampante è second life che cavalcò il trend del 3d dal 2003 al 2008 dimostrando la possibilità con una pessima piattaforma chiusa. Tanto vale dire che nello stesso periodo world of warcraft fece la stessa cosa ma sta ancora risquotendo successo con l'ultima versione.
Il prodotto giusto al momento giusto in realtà l'hanno dimostrato i discount che in un periodo di transizione e di crisi hanno dato a tutti la possibilità di far compere a cifre ridotte.
Le analisi di cultura, tecnica, società e mercato devono far compendere meglio cosa fare e se farlo subito. Importante notare il fattore rischio che rimane in guesti campi e che solo facendo bene l'analisi comporta la sua riduzione.

mercoledì 12 gennaio 2011

Buon anno!

Eccoci nell'inizio della seconda decade del nuovo millennio e del XXI secolo.
Ora la domanda non é che computer useremo ma se é sempre valido pensare a oggetti grandi e fissi per lavorare e svagarci, se é valido basarsi sulla interattività mediata da più oggetti, se siamo non ancora coscienti di essere oltre gli anni 80, se abbiamo superato l'etica contraria a internet, se dobbiamo sopportare i dinosauri al potere.
Ecco i buoni propositi dell'anno nuovo o almeno le speranze di futuro che dal CES e dal MWC ci arriveranno.
Prima di tutto oggi sappiamo che vende di più un cellulare di un netbook. Vari numeri da aziende come samsung fanno notare che il galaxys viene a essere un ottimo prodotto per andare su facebook e perfino per giocare su farmville. Prodotti come iphone stanno arrivando in campi professionali, ma soprattutto ipad che permette di fare presentazioni col proiettore. Il mondo odia il peso del computer perché ricorda il lavoro anche a casa. Inizia a nasconderlo, cambiarlo, decorarlo e perfino a non volerlo. Luoghi come il salotto hanno sancito la morte degli eeebox e alla vittoria di console e internet tv. L'esperienza cambia per essere seamless.
Quindi cosa abbiamo imparato in 10 anni?
Cose utili come grandi potenze in poco spazio, le memorie solide, i touchscreen, le batterie al litio, gli schermi oled, il cloud computing, il wifi e miniaturizzare le macchine fotografiche.
Come primo vero buono proposito é poter offrire a tutti la connettività, sia da postazioni statiche che da device tascabili. L'operazione é quasi già riuscita ma offrire device e computer sopra i 200€ non é una buona norma visto ancora il periodo di crisi che ci affligge.
Il secondo buon proposito é poter offrire un vero cloud computing a tutti. Google ci sta pensando ma il cr48 non deve rimanere un prototipo e soprattutto un netbook da 13" con l'effetto powerbook. Altra parte fondamentale é che un vero cloud deve comprendere ogni software presente dal lato client.
Altro buon proposito é la semplicità d'uso senza perdere la coscienza di quanto si ha davanti. Il perché é dato dall'effetto stupido o idiota che pervade il mondo user friendly che sta rovinando le nuove generazioni non tecnofile. Il danno é renderli meno attenti e meno capaci a risolvere i problemi minimi e non tecnici.
Alla fine non sarà un buon proposito ma credo una speranza: la crescita del solo market di app di android con applicazioni serie delle grandi aziende. Un esempio è autocad ws che attualmente è solo pc, iphone e ipad. Un altro è office che è solo sui windows phone 7 e sul web.
Come inizio aspetto e spero.